Corrispettivi telematici giornalieri mancanti?
Dal primo Gennaio 2020 è entrato in vigore l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi (c.d. scontrino elettronico).
A parte le già previste esclusioni definitive solo per determinate categorie di attività d’impresa e fatte salve le recenti moratorie e proroghe delle quali possono beneficiare solo una parte di partite iva avendo così più tempo per adeguarsi, è chiaro che il restante gran numero degli esercenti dotati di registratore telematico attivo dal 01/01/2020 si deve ormai confrontare, purtroppo, anche con tutta una serie di potenziali nuove problematiche da questo derivanti.
Nello specifico e di recente una di queste si è rivelata essere, per alcune tipologie di operatori commerciali come ad esempio bar e ristoranti che svolgono la propria attività anche in orari serali/notturni, la non corrispondenza di alcuni corrispettivi giornalieri memorizzati sui registratori telematici (RT) rispetto quelli, che dovrebbero essere stati trasmessi, risultanti all’Agenzia delle Entrate.
In sostanza si verifica a posteriori che, consultando la sezione “invii aggregati” all’interno della nota area dedicata dell’Agenzia delle Entrate nella quale sono riepilogati tutti i corrispettivi giornalieri inviati, capita di constatare come diversi “giorni” (chiusure giornaliere) siano totalmente assenti.
Sembrerebbe che non vengano sistematicamente acquisite (neanche nei giorni successivi) solo le chiusure/trasmissioni effettuate intorno alle ore 24,00; ciò vale a dire che per evitare questo inconveniente, in via eccezionale e quando sia il caso, risulterebbe utile effettuare la chiusura in anticipo o successivamente rispetto a tale orario – il probabile perché sarà esposto in seguito.
L’interessamento immediato al superamento di tale difficoltà nasce soprattutto dal fatto che la mancata o incompleta trasmissione del corrispettivo telematico entro 12 giorni dalla data del corrispettivo stesso è soggetta a sanzione; non dimentichiamo che le citate moratorie o proroghe, almeno fino ad oggi, non sono riservate a coloro che in aggiunta, con volume d’affari inferiore a 400.000 euro, dal 01/01/2020 memorizzano e trasmettono telematicamente i corrispettivi mediante l’utilizzo di un RT attivo.
Ritornando alla soluzione sopra prospettata, prendendo in considerazione già a monte l’eventuale assenza di malfunzionamenti dipendenti dal RT o dalla connettività internet o pure l’eventuale ignara presenza di scarti non accertabile dall’esercente che resta in attesa dell’intervento del tecnico, pare logico ipotizzare che la causa possa derivare da un mancato allineamento dei sistemi informatici (RT o Agenzia delle Entrate) rispetto le ultime specifiche tecniche dalla stessa Agenzia rilasciate; infatti le specifiche vigenti sostituiscono al precedente divieto di trasmissione stabilito per la fascia oraria 22,00 – 24,00 un nuovo divieto individuato, invece, nelle ore che vanno dalle 03,00 alle 05,00 antimeridiane.
Dunque, al netto delle predette ipotesi e di qualsiasi ogni altra plausibile, l’obiettivo sarebbe quello di porre in essere, in questo modo e nel dubbio, un rimedio rapido e temporaneo tale da consentire, intanto, di scongiurare da subito nuove e potenziali omissioni nella trasmissione giornaliera dei corrispettivi nell’attesa del tempestivo intervento del tecnico abilitato a comprenderne le reali cause e proporne i relativi rimedi.
Antonio D’Amico – tributarista certificato e qualificato legge 4/2013